domenica 23 febbraio 2014

New York Loves TriBeCa


Una lettera d'amore in attesa del Tribeca Film Festival 2014. Un omaggio a uno dei quartieri più vivi di Manhattan visto attraverso gli occhi di chi non lo sa spiegare a parole, ma ne rende l'idea in immagini di vita incrociata.



lunedì 10 febbraio 2014

La Top5 delle Cine-Attese del Sundance


A gennaio si è tenuto il mitico festival dedicato al cinema indipendente che da ormai trentacinque anni renda Park City un vero e proprio luogo di fermento cinematografico, in cui giovani artisti da tutto il mondo trovano la possibilità di far circolare tutte quelle opere che altrimenti nessuno avrebbe la possibilità, la fortuna e l’onore di poter visionare. Ogni anno, tra documentari, commedie e film drammatici, vengono sottoposte all’occhio e al giudizio di pubblico e giuria tante pellicole (e non, vista la bella ed efficace invasione digitale) straordinarie e sperimentali, quelle che in Italia sono relegate nel silenzio ma che spesso trovano una voce all’interno di un panorama underground a volte conosciuto e frequentato da pochissimi appassionati. Tra tutti i film passati dal Sundance 2014, eccone cinque da non perdere!

Happy Christmas
E’ l’ultimo film di Joe Swamberg il regista indipendente di DrinkingBuddies che torna dietro la macchina da presa dirigendo la splendida Lena Dunham, per cui ha scritto un personaggio tutto da scoprire in una dramedy che ha letteralmente incantato il pubblico del festival. Sta arrivando Natale e la stabilità di una coppia di Chicago sta per essere turbata dalla sorella di lui, neo single complicata, e dall’amica Carson interpretata proprio dalla Dunham, intente a stravolgere e ricostruire gli equilibri di una famiglia divertente ed affiatata. Tra gli altri protagonisti compaiono anche il regista, Anna Kendrick e Mark Webber.


Hits
Girato da David Cross, attore conosciuto per Eternal Sunshine of the Spotless Mind e recentemente per Kill Your Darlings, Hits si preannuncia una black comedy da non perdere. Si tratta del debutto alla regia per l’attore che per l’occasione ha reclutato un cast d’eccezione, rigorosamente indie, in cui spicca senza dubbio Michael Cera, il piccolo e ingenuo Paulie di Juno, innovativo e all’avanguardia filmmaker indipendente nella vita. Un cameo per Cera, un grande esordio per Cross. La storia si concentra sulla celebrità nell’era dell’America 2.0, un’analisi sociale e contemporanea che farà di tale commedia indipendente quasi una guida filosofica e spirituale dell’era di Youtube.

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domenica 2 febbraio 2014

Her



Come sopravvivere alla storia di un amore possibile che tanto dolcemente nasce impalpabile e indissolubile e si perde nello spazio infinito tra le parole che tuonano e leggere risuonano senza lasciarsi toccare, in una vita che non appartiene al mondo fisico e che per questo esiste ancor più reale e imperfetta che mai? E alle belle partiture scritte sotto le note di un amore di parole che non si possono fotografare, solo immaginare?

Distanze inutili e implacabili si esprimono tra i complici corpi di plastica e le voci di velluto. La materia muore, eleva lo spirito e lo ferisce, attraverso una narrazione tagliata dalla colonna sonora che, senza tregua, cuce l'istante al tempo ,senza farlo scappare.

Un capolavoro da ascoltare attraverso la complessità di due personaggi in preda a emozioni incomprensibili, umane, urlanti in un mondo silenziosamente brulicante di voci confuse, sole, isolate, che finiscono per fare male.

Un piccolo miracolo che si avvera: uomo e macchina che si incontrano, carne e anime che si sfiorano, in un'unica canzone che è tutto il film, un ballo romantico sui tetti di una metropoli che ascolta senza parlare e non risponde. La denuncia più tragica e poetica dai tempi di Metropolis.