giovedì 20 giugno 2013

Adaptation - Il Ladro di Orchidee

Un film di Spike Jonze con Nicolas Cage, Meryl Streep. USA, 2002.

Cos'è un fiore? Come drammatizzare un'orchidea fantasma che fa parlare di sé nascondendosi nei giardini più misteriosi celando il suo soprannaturale candore all'umana mediocrità?

Un trionfo di digressioni, flashback, ricordi e mise en abyme per un dramma cupo che aleggia nella sua stessa atmosfera sognante senza dare vero carattere all'intera narrazione.

Una giornalista (Meryl Streep) con un pezzo da scrivere e trasformare in libro e uno sceneggiatore disturbato con un copione da terminare. Tanti fiori da raccontare, e se è vero che “ognuno di noi ha il proprio genere”, anche questo film in sé ne racchiude molti.
C'è il lato comico della nevrosi del protagonista, goffo ed impacciato, tormentato da un fratello gemello insistente ed ingombrante (Nicolas Cage per entrambi i ruoli), c'è il mistero dell'orchidea, quasi un MacGuffin hitchcockiano - pretesto simbolico, motore di praticamente tutta l'azione - c'è un tocco thriller sul finale, in cui un potente climax esplode dal nulla in tutta la sua spaventosità, e poi c'è la parte più romantica ed amorosa del film, certo un po' sacrificata, ma comunque significativa.

Suggestive riprese naturali quasi documentaristiche sugli atti d'amore tra insetti e fiori a loro immagine e somiglianza.

Un'opera metafilmica: un film nel film e un libro nel film nonché un film sul libro, una metanarrazione rinchiusa in un efficace miscuglio di passato e presente, finzione e realtà, impossibile da districare ma magicamente ed immediatamente comprensibile.

Tra i personaggi più interessanti, anche senza essere sotto l'effetto dell'orchidea fantasma che provoca estrema fascinazione, c'è sicuramente John Laroche (Chris Cooper, a cui infatti sono stati assegnati diversi premi): romantico anti-eroe divertente, un po' innocente un po' criminale ma buon amante ed ottimo cantore.


Ci si perdona e ci si dispera sotto le note di Happy Together.



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