Un
film di Phil Morrison con Amy Adams e Alessandro Nivola. USA, 2005.
E'
passato dal Sundance e mi è ancora sconosciuto il motivo dell'ottimo
successo che ha ottenuto tra i critici e sui maggiori siti
cinematografici internazionali.
E'
una dramedy scura e ansiosa, quasi spiazzante: racconta la storia di
una giovane donna in carriera (interpretata dall'attrice Embeth
Davidtz),
proprietaria di una galleria d'arte a Chicago, in viaggio con il
neo-marito (Alessandro Nivola) alla volta del North Carolina per
conoscere un grande artista da esporre presso di lei.
Tappa
necessaria, la casa di famiglia di lui, casualmente in zona e quindi
da visitare. E' qui che la sparuta Madeleine viene inglobata in un
vortice d'insana bizzarria che la porterà a non riconoscere più se
stessa, ma soprattutto il suo fresco marito. Tra le grinfie di una
famiglia poco accogliente, una cognata incinta, ingenuamente bambina
ma sofferente, ed una suocera scostante e torva, il weekend trascorre
e muore, cupo ed inospitale.
E'
tra violenza psicologica, non detti e tristi scoperte che si snoda
una trama un po' povera, abitata da personaggi deboli,
rinchiusi in poco malleabili stereotipi che non riescono ad
interagire al meglio tra di loro. Tre coppie, tre generazioni e tre
amori silenziosi ed amari, ognuno con un piccolo neo da nascondere,
immersi nello squallore di una
famiglia disamorata, in cui non c'è più spazio per alcun sentimento
gentile: un
tema difficile quello
della complessità dei rapporti umani, ma nonostante tutto, poco
sviluppato.
Se
tecnicamente è quasi impossibile trovare una volontà particolare
dietro scelte registiche poco autoriali, in quanto a recitazione,
spicca positivamente Amy Adams (già recensita in Sunshine Cleaning), sempre brava e capace di elevare il proprio
personaggio oltre la mediocrità degli altri (in questo caso, primo
tra tutti, il personaggio interpretato dall'abbastanza scarso Ryan di
O.C., Benjamin McKenzie).
Un
film poco raffinato, con evidenti errori, soprattutto di continuità,
che non si lasciano perdonare (come succede spesso in altri film
comunque deliziosi) dall'eccellenza di altre caratteristiche su cui
concentrarsi.
Mi è passata la voglia di vederlo... :D
RispondiEliminanuuu :) guardalo che magari ci tiri fuori una bella ricetta!
RispondiEliminaAhahah! Allora provo!:)
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