A gennaio si è tenuto il mitico festival dedicato al cinema
indipendente che da ormai trentacinque anni renda Park City un vero e proprio
luogo di fermento cinematografico, in cui giovani artisti da tutto il mondo
trovano la possibilità di far circolare tutte quelle opere che altrimenti
nessuno avrebbe la possibilità, la fortuna e l’onore di poter visionare. Ogni
anno, tra documentari, commedie e film drammatici, vengono sottoposte
all’occhio e al giudizio di pubblico e giuria tante pellicole (e non, vista la
bella ed efficace invasione digitale) straordinarie e sperimentali, quelle che
in Italia sono relegate nel silenzio ma che spesso trovano una voce all’interno
di un panorama underground a volte conosciuto e frequentato da pochissimi
appassionati. Tra tutti i film passati dal Sundance 2014, eccone cinque da non
perdere!
Happy Christmas
E’ l’ultimo film di Joe Swamberg il regista indipendente di DrinkingBuddies che torna dietro la macchina da presa dirigendo la splendida Lena
Dunham, per cui ha scritto un personaggio tutto da scoprire in una dramedy che
ha letteralmente incantato il pubblico del festival. Sta arrivando Natale e la
stabilità di una coppia di Chicago sta per essere turbata dalla sorella di lui,
neo single complicata, e dall’amica Carson interpretata proprio dalla Dunham,
intente a stravolgere e ricostruire gli equilibri di una famiglia divertente ed
affiatata. Tra gli altri protagonisti compaiono anche il regista, Anna Kendrick
e Mark Webber.
Hits
Girato da David Cross, attore conosciuto per Eternal Sunshine
of the Spotless Mind e recentemente per Kill Your Darlings, Hits si preannuncia
una black comedy da non perdere. Si tratta del debutto alla regia per l’attore
che per l’occasione ha reclutato un cast d’eccezione, rigorosamente indie, in
cui spicca senza dubbio Michael Cera, il piccolo e ingenuo Paulie di Juno,
innovativo e all’avanguardia filmmaker indipendente nella vita. Un cameo per
Cera, un grande esordio per Cross. La storia si concentra sulla celebrità
nell’era dell’America 2.0, un’analisi sociale e contemporanea che farà di tale
commedia indipendente quasi una guida filosofica e spirituale dell’era di Youtube.
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