giovedì 27 marzo 2014

I Wanna Get Better - Lena Dunham


Et Voilà l'ultimo video che Lena Dunham ha girato per il compagno e relativa band (Bleachers). Un video che si colloca a metà tra il clip e il corto, in cui viene raccontata una piccola storia grazie ai volti e alle vite che si alternano su un divano o troppo vuoto o troppo pieno, in gran stile "lena", con semplicità, ironia e perché no un velo leggero di cinismo, quanto basta per non perdere l'attenzione e rivivere le vite dei suoi personaggi da piccolo schermo che si rianimano in nuovo corpi e nuovi dolori.

Una coppia bizzarra nella vita e nel lavoro che si schiude dalla tipica riservatezza di chi protegge la propria intimità, e si esprime senza remore.

domenica 16 marzo 2014

Jason & Jenny by Free People


Free People pubblica un nuovo piccolo corto che racconta la vera storia di fotografo e modella che si incontrano e dopo due anni si innamorano, sotto le note di due splendide canzoni dal classico mood boho del brand e uno stile romanticamente vintage. 
Tra riprese quadrate con grana da pellicola e dolci panorami contemporanei, ecco i corpi degli amanti che si incrociano senza lasciarsi più, in un romantico documentario d'amore che è una cartolina mandata da un posto magico, contemplato in silenzio sul tetto di una roulotte al tramonto.


lunedì 10 marzo 2014

Festival di Berlino: 3 film da non perdere


Si è svolta a febbraio la 64° edizione del Festival di Berlino, una delle manifestazioni internazionali più importanti relative al cinema di qualità proveniente da tutto il mondo, in ogni forma e genere. Tra tutte le opere straordinarie che hanno sfilato sugli schermi della Berlinale di quest’anno, eccone tre da non perdere assolutamente.

God Help the Girl di Stuart Murdoch

E’ un progetto musicale e sperimentale, nato dall’idea di Stuart Murdoch, leader scozzese del gruppo Belle and Sebastian che, avendo composto dei pezzi difficili da impiegare all’interno della propria discografia, ha deciso di investirli nella colonna sonora del suo film, comunque intimamente legato al concept-album a cui erano destinati. 
Un film musicale a tutti gli effetti dunque, nato da anni di lavoro da parte del regista e grazie ad una campagna di raccolta fondi fortunata.  Dopo la sua apparizione al Sundance Film Festival 2014 nella sezione “World Cinema Dramatic Competition”, ha fatto il giro del mondo approdando a Berlino, con la storia di Eve e della sua depressione tormentata. 
E se l’attesa si fa troppo estenuante, non esitate ad riascoltare la colonna sonora di Juno, perché è proprio nel 2007 che, mentre Murdoch cedeva alcuni dei suoi fantastici pezzi a Jason Reitman, vedeva la luce l’idea per il film che oggi attendiamo nelle sale.

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sabato 1 marzo 2014

Inside Llewyn Davis


Un uomo nel metrò, un gatto e una chitarra: è il Greenwich Village degli anni ’60. 
Un incessante vagabondare di note e storie da raccontare nel buio dei locali notturni in una New York dipinta da cantori tristi, senza letto e senza amori. E tra i padri del folk americano si leva il nome di Dave Van Ronk, alla cui vita si ispira quest’ultimo film dei fratelli Coen. 

Ed è una triste introspezione questo viaggio nel cuore di Llewyn Davis: un  giro amaro in una vita desolata e sofferente scandita da una colonna sonora che è una scintilla vivace che scalpita all’ombra di una fotografia blu notte e gelida, come un caffè ardente dopo aver camminato sulla neve. Oscar Isaac dà il volto alla solitudine del musicista che non si lascia scappare e ogni volta ritorna. Tornano i Coen delle storie intime, delle sceneggiature magistrali e delle sensibilità musicali. Tornano i visi segnati dalle illusioni,  e gli occhi socchiusi della sera.


Un cinema più maturo rispetto ai tempi di Lebowski, il drugo con il debole per i cowboy come concetto, che si è evoluto e oggi parla di un uomo senza qualità che, se nella vita è destinato al fallimento, riesce a fare dell’intero film, un’estatica esperienza sonora. Incantevoli corde sfiorate, malinconici banjos pizzicati e Inside Llewyn Davis è pronto per il suo pezzo finale, quello che avrebbe sancito l’inizio dell’immortale leggenda.