E'
l'opera prima (e ad oggi ancora ultima) del regista e attore
americano Schreiber: trasposizione cinematografica dell'omonimo
libro, è stata presentata con successo a Venezia, vincendo i premi
Lanterna magica e Biografilm.
Elijah
Wood interpreta lo scrittore Jonathan Safran Foer che dall'America
intraprende un viaggio attraverso le sconfinate vallate dell'Ucraina
alla ricerca delle proprie radici e di ricordi che gli parlino
dell'amato nonno.
Un
road movie a capitoli che vede i tre protagonisti andare alla ricerca
del proprio passato ormai lontano ma ancora fin troppo presente, tra
riflessioni politico-religiose, rivelazioni e vere e proprie
illuminazioni.
Temi
fondanti della ricerca, anti-semitismo, distruzione nazista, del
ricordo e della convivenza tra diversi (protagonisti agli estremi:
l'ebreo, l'anti-semita e il nipote nel mezzo) portano al grande tema
finale che è quello della redenzione dei cattivi, la
riappacificazione con se stessi dei buoni.
Un
film più scuro di quanto ci si possa aspettare: somiglia poco ai
consueti ridenti film firmati dai produttori Turtletuaub-Saraf
(Little Miss Sunshine e oltre) che in sé contengono anche molto
dramma ma quasi sempre esorcizzato da una brillantezza speciale che
qui si ritrova, in misura molto modesta, solo nell'incipit, durante
la scena del ristorante, quando Jonathan racconta di essere
vegetariano, smorzando così, piacevolmente e con toni scanzonati, la
tensione d'inizio film.
Poca
commedia e poca brillante irriverenza, dunque, rendono il film a
tratti noioso: visionato in italiano (tragedia), risulta altresì
incomprensibile poiché, in seguito a discutibili scelte di
doppiaggio, il recitato in russo (o ucraino) non è stato tradotto né
sottotitolato. Ovvero almeno la metà del film. Perché mai?
Dei film targati Big Beach rimangono l'essenza del road movie, la presenza di tre personaggi bizzarri che pur non avendo nulla in comune si ritrovano coinvolti in un'avventura collettiva e i paesaggi ucraini scorrevoli dietro i finestrini di un'auto azzurro pastello tanto malandata quanto affascinante e pregna di storia e leggenda.
Un
tiepido esordio alla regia che però segnala una certa consapevolezza
estetica, un evidente stile
personale fatto di inquadrature strette ed attenzione per i dettagli:
oggetti, collezioni, particolare e frammenti vengono esaltati
all'interno della narrazione, come nei migliori film di Wes Anderson,
senza indugiarvi con ridondanza.
Elijah
Wood, precisino perfetto in ruoli goffi, da occhiali nerd e completi
impeccabili, è in estrema antitesi con Alex, interpretato dal bravo
Eugene
Hüz,
attore americano d'origine sovietiche malamente doppiato, membro, tra
le altre cose della gypsy band Gogol
Bordello,
il cui resto dei componenti compare alla stazione nei panni della
banda musicale d'accoglienza per Jonathan. Colonna
sonora ottima protagonista.
“Ho
riflettuto molto sulla nostra rigida ricerca, mi ha dimostrato come
ogni cosa sia illuminata dalla luce del passato… dall'interno
guarda l'esterno, come dici tu alla rovescia… in questo modo io
sarò sempre lungo il fianco della tua vita e tu sarai sempre lungo
il fianco della mia vita.”
L'illuminazione
a cui si aspira, quella dello spirito, diventa brillio estatico nella
scena dei girasoli: uno sconfinato campo aranciato divide la strada dalla casa delle rivelazioni e va attraversato con speranza,
consapevoli del fatto che, ancora una volta, l'importante non si rivela
la meta, bensì il viaggio intrapreso per raggiungerla.
Ho apprezzato anch'io lo stile abbastanza personale del film, la fotografia e la colonna sonora, però purtroppo, nonostante la partecipazione dello stesso Foer, i tagli rispetto al romanzo (che ho letto e adorato) pesano molto e la trama ne risulta davvero svilita! Peccato!
RispondiEliminaNon ho ancora letto il romanzo purtroppo, però ho letto opinioni molto simili alla tua! Purtroppo a volte la visione di un regista contrasta molto rispetto con quella dell'autore...appena lo leggerò ti saprò dire :)
RispondiEliminaNon sapevo fosse tratto da un libro...appena finisco quelli che sto leggendo ora lo cercherò!
RispondiEliminaStessa cosa farò io stessa! :)
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