Un
film di Jason Reitman con Ellen Page e Michael Cera. 2007, USA.
Ha
vinto al Festival Internazionale del Film di Roma ed è l'ottima
opera seconda e indipendente di Reitman, secondo film dopo Thank
You For Smoking.
E'
l'opera che segna anche l'inizio del riuscito sodalizio tra il
regista e la sceneggiatrice Diablo Cody (premio Oscar proprio
per Juno), matrimonio artistico che li rivede insieme nel
2011 per Young Adult. I suoi dialoghi assurdi rappresentano sempre il
tocco speciale in più che ogni film vorrebbe avere, per ottenere
quella consueta brillante ironia che quando investe una commedia
indipendente, poi la trasforma in vero e proprio capolavoro.
L'autunno
nel Minnesota inizia presto, le foglie dei vialetti cominciano a
cadere mentre i ragazzi vanno a scuola e di pomeriggio escono con gli
amici.
“Tutto
iniziò con una poltrona” racconta Juno bevendo da una bottiglia di
succo con fare ribelle prima di diventare una poetica animazione nei
titoli di testa più belli mai visti prima: indie e sofisticati,
vedono lei, la protagonista del film, camminare e camminare, fino ad
immergersi nella realtà live action, sotto, neanche a dirlo, una
delle colonne sonore più perfette della storia del cinema, con brani
scelti, di prima qualità da riascoltare all'infinito, primo tra
tutti quello d'incipit che suona sui titoli raccontando già la sua
storia “All I Want is You”.
Un
viaggio tra le stagioni di una vita giovane alle prese con “uno
scarabocchio che non si può più cancellare”, immersa in
scenografie curate nei minimi dettagli, sfondi dai colori
caldi, ricchi di oggetti particolari, pop e fotografie sui muri.
Il
cinismo irriverente è la chiave di lettura principale dell'intero
film che punta molto sul carattere e sulla personalità di Juno,
Maghetta per gli amici, (Ellen Page), sedicenne, eccentrica e
spaesata, piccola ribelle incinta che si ritrova dunque ad affrontare
una fase delicata della vita di una giovane donna, resa meno
drammatica dall'umorismo tagliente e dalla feroce ironia che lei
stessa usa per tirarsi fuori situazioni scomode, e continuare ad
osservare il suo mondo noncurante di ogni regola o schema, vagando
con una pipa in bocca, per giardini arredati e vialetti colorati a
cercare dei genitori adatti al il “fagiolo che sta cuocendo”.
Quelli
perfetti saranno Mark e Vanessa: una di quelle coppie “belle anche
in bianco e nero” che inevitabilmente nascondono poi irrisolte
questioni d'amore, e, a proposito di amore, come non parlare di
Bleeker (Michael Cera)? Grande amico di vita di Maghetta,
timido e sincero, è la personaggio costante del film, a volte
invisibile ma nel complesso sempre presente nella sua infinita
tenerezza/inettitudine.
Il
tema quasi principale è quello della forza, del
carattere femminile che in qualche modo prevalgono sull'uomo un po'
più incapace di gestire le proprie emozioni, più impacciato
(Bleeker) o più spaventato ed immaturo (Mark).
Altro
tema affascinante, l'attrazione sensuale, un po' sconveniente, ma
percepibile fin dal principio tra Juno e Mark: è il grande
non-detto, non-narrato del film, che poi alla fine rappresenta la
goccia che, come fosse un deus ex machina, conduce i personaggi alla
consapevolezza. Ci sarà chi decide di continuare a lottare, chi
dichiarerà il proprio innocente amore o confesserà le proprie
debolezze...
Altro
appunto non meno importante, il rapporto d'amore non convenzionale
gestito anche all'interno della sfera familiare: le relazioni tra
padre-figlia, matrigna-figlia, fuori da ogni stereotipo, sembrano
quasi amichevoli, sinceramente turbolente ma intense, e poi c'è il
coraggio di lei, Juno, che è la vera spinta all'interno della
narrazione, nonostante la giovane età è una di quelle che non hanno
paura di affrontare la realtà, non se la raccontano e sono capaci di
esprimere un'emozione senza fronzoli. Ammirevole.
E'
cinema indipendente nelle inquadrature “alla Anderson”, frontali,
fatte di dettagli e particolari, nella presentazione quasi
fumettistica di alcuni personaggi, magari introdotti da una voice
over e illustrati da immagini descrittive nelle loro caratteristiche
e bizzarrie .
Un
“Favoloso mondo di Amélie” in salsa indie-pop americana che
dunque si trasforma nel favoloso mondo di Juno, fatto da una realtà
avulsa dalla normalità, dalla monotonia e ricca di sfumature, storie
divertenti da raccontare e discorsi da affrontare senza peli sulla
lingua.
mitica juno! mitica diablo cody!
RispondiEliminanon del tutto un mio cult, diciamo più un mio quasi cult personale
Belloooooo :))))))
RispondiEliminaTra i film che rivedo sempre con piacere!
RispondiEliminaJ'adore :)
RispondiEliminaOh sì... Questo l'ho visto pure io... Quando ancora andavo al cinema!
RispondiEliminaNe ho un bel ricordo, lo riguarderei volentieri!
Ciao
Elisa