Un
film di Daryl Wein con Greta Gerwig, Joel Kinnaman. USA, 2012
Presentata
al Tribeca Film Festival 2012, è una deliziosa comedy
indipendente dal sapore newyorkese, un po' Paris-Manhattan (senza
Paris), un po' Ciliegine, un po' Julie Delpy: fil rouge fatto
di donne, splendide protagoniste di un cinema d'autore spensierato.
Dopo
un incipit onirico e spettacolare seguito da un inizio stabile
e felice, il film inizia realmente e comincia a nascere e crescere
quella componente emozionale che è continuamente messa in
discussione durante l'intero svolgimento, senza mai essere, però,
portata all'estremo, assicurando, dunque, allo spettatore una
piacevole visione in leggerezza, rilassante e stimolante.
Una
di quelle comedy romantiche senza struggimento che trattano il tema
amoroso con l'ironia tipica dei personaggi nevrotici in stile
Woody Allen, i quali nel
loro maldestro arrancare cercano in ogni momento di rimanere a galla
in una vita liquida e sfuggente, strappando sorrisi intelligenti.
Dietro una
locandina che non promette nulla di buono, si nasconde, dunque, una
bella sorpresa che parla d'amore, sesso, amicizia, sia presi
singolarmente che confusi tra loro nonché tra i diversi personaggi,
sempre vagamente sperduti nelle proprie vite di trentenni irrisolti.
Un
altro tema
portante del film: la presenza della famiglia. Abituati alle serie tv
più comuni e ai telefilm in cui le figure genitoriali sono solo
ingombranti assenze, in questi nuovi film d'autore ritorna il calore
familiare, quello che, all'occorrenza, è sempre pronto a tamponare
errori e tristezze: spesso una famiglia chiassosa (penso a quella di
Marion in 2 days in New York)
e
divertente, in questo caso composta da un padre sicuramente
eccentrico che dispensa senza pudore saggi consigli di coppia o una
madre che riprende in mano la vita della figlia per rifarle spiccare
il volo.
Scritta a
quattro mani dal regista Daryl Wein e dalla fidanzata attrice e
sceneggiatrice Zoe
Lister Jones (qui nei panni della migliore amica di Lola), la
sceneggiatura
è scorrevole, asciutta, originale nei dialoghi e nel delineare nei
particolari le personalità e le psicologie dei protagonisti,
accurata. Un'opera seconda di coppia che supera l'esame e diventa
matura, sempre dall'allure
indipendente
ma comunque finanziata con un budget che il loro primo film (Breaking
Upwards) non si sarebbe mai sognato.
Greta
Gerwig, nonostante non sempre compaia in film degni di nota (qui
ho recensito Greenberg), si dimostra particolarmente brava ed adatta
a questi ruoli di donna impacciata, single o impegnata che in qualche
modo si salva sempre da sola, fiera di un'indipendenza disordinata e
frenetica, che in fondo non vuole stravolgere.
Perfetta
insieme alla compagna di marachelle sentimentali Zoe Lister Jones,
ovvero l'amica Alice afflitta dalla sua singletudine perenne, vivace
prezzemolina e, come tutti gli altri personaggi del resto, pronta a
combinarne sempre qualcuna per poi farsi perdonare.
Un
vero piacere per occhi e cuore.
Alla
prossima cine-recensione sempre in tema d'amore firmato Daryl Wein!
Sei sempre un passo avanti non c è che dire. Il film non mi sembra male lo metto nella lista delle pellicole da vedere. Grazie!
RispondiEliminaGrazie a te Monica! Poi fammi sapere se ti piace, io lo trovo un bel cine-proposito estivo!
RispondiEliminaMa dai! Pensa che l'ho scaricato due giorni fa e non l'ho ancora visto!! Adesso sono ancora più curiosa! :)
RispondiEliminaFilm promosso vedrai!!
RispondiElimina