Girato
con un budget estremamente limitato di 15.000 dollari, è approdato
nel Texas al festival South
by Southwest.
E'
il primo film diretto, interpretato e montato da Wein,
co-prodotto e co-sceneggiato insieme alla compagna Zoe
Lister Jones,
anche lei protagonista, e realizzato come fosse un piccolo esercizio
sentimentale, questa volta, rispetto al successivo Lola Versus più
maturo e strutturato, più libero dagli schemi e meno comedy
brillante.
Un
progetto romantico autobiografico nato proprio dall'esperienza
personale dei due autori
che
hanno deciso di rendere la loro vita amorosa un piccolo film ben
scritto, ben girato e, neanche a dirlo, ben interpretato.
E'
sempre ambientato a New York, per lo più tra le strade di
Brooklyn o tra le splendide vie dei quartieri residenziali, ma è
un'opera molto meno concentrata sul personaggio principale: qui la vera protagonista è la coppia in sé, in
un'indipendente commedia tanto piacevole quanto malinconica, sulla
stessa scia amara di Celeste and Jesse, altro gioiellino d'amore non
esattamente spensierato.
Dalla
realtà riprendono i loro veri nomi, Zoe e D., e portano in scena la
crisi della coppia contemporanea. Più amici che amanti, decidono di
aprire il loro rapporto per guarire dalla reciproca dipendenza, unica
soluzione: concedersi dei giorni liberi. Giorni liberi che nessuno
dei due sarà evidentemente in grado di gestire nel più sano dei
modi. Un modo per rendere graduale la fine di un amore senza scelte
drastiche tormentate, accompagnando per mano il naturale cessare di
ogni cosa con più consapevolezza e serenità possibili.
Anche
qui una grande presenza nella trama è la famiglia, in
particolare le due famiglie che si fondono e confondono a metter
disordine in due vita già emotivamente precarie.
Un
particolare elogio va fatto a tutti quei personaggi tanto
secondari quanto necessari alla buona riuscita del film, il quale da un certo
punto di vista è considerabile, soprattutto in alcuni momenti, un'opera corale e
familiare, ricca, inoltre, di particolari scenografici, locations
perfette e scorci urbani contemporanei.
Un'ottima
squadra
artistico-amorosa in grado di produrre piccole opere indipendenti
secondo la filosofia ad oggi più diffusa, non solo nel filmmaking,
ovvero il cosiddetto Do It
Yourself (DIY).
Una coppia da tenere d'occhio poiché in continua evoluzione
professionale, un po' “alla Lena Dunham” come afferma
David Amsden sul New York Times.
Nuovo film da aggiungere alla mia lista ;)
RispondiEliminavogliamo le ricette :)
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