Un
film di Judd Apatow con Paul Rudd, Leslie Mann, Lena Dunham. USA,
2012
E'
il quarto film di Judd Apatow ed in generale si potrebbe definire
un'opera familiare in cui recitano la moglie e le figlie del regista,
con le quali ha collaborato anche nelle produzioni precedenti.
This
is 40 è la classica commedia americana che ci si può aspettare da
un produttore tanto lungimirante nello scoprire e produrre i giovani
talenti, quanto convenzionale nel dirigere qualcosa che più che un
film, alla fine, si rivela essere solo un prodotto realizzato per un
determinato tipo di pubblico amante della commedia impacchettata e
stereotipata, intrappolata in rigidi schemi difficili da varcare.
Siamo
in pieno stereotipo americano: Los Angeles, le villette con il
giardino dove organizzare fallimentari party di compleanni, una bella
famiglia, marito, moglie e due figlie il tutto da gestire al meglio
senza scordare amici, parenti, scuola e problemi finanziari.
Perché la strizzata d'occhio alla crisi va data e funziona, così come
funziona la crisi esistenziale dei quarantenni moderni, alcuni mai
cresciuti, incapaci d'assumersi responsabilità nel lavoro, nei
rapporti, che mentono sull'età, organizzano feste e scappano, salvo
poi ritornare all'ovile, repressi ed insicuri.
Brave Leslie Mann (la moglie di Apatow) e le figlie, un po' troppo patinato
e belloccio, invece, Paul Rudd, che in teoria sarebbe il marito ribelle sì,
ma anche un po' inetto, incapace di prendere una decisione e bugiardo
cronico.
A
dare ritmo e vitalità ci sono le nevrosi di una coppia che fa la
radiografia ad ogni difetto e l'isteria di due figlie schiave di
iPad, Wi Fi e serie tv.
I dialoghi sono
quella marcia in più che fa innalzare, anche se non di molto, il
film rispetto alla paccottiglia delle commedie prezzolate che
purtroppo infangano un genere invece sempre più vivo, poetico e
ricco, quando ben fatto. Sceneggiato dallo stesso Apatow, il
film ha dei risvolti inaspettati nella scrittura dei dialoghi:
talvolta le conversazioni prendono una piega black, paradossale ed
allo stesso tempo così freddamente normale per gli stessi
protagonisti che tornano alla mente certi dialoghi strong di “Girls”,
serie tv che Apatow co-produce insieme alla sua creatrice Lena
Dunham che
in questo film compare in un piccolo ruolo (come era successo
in Supporting Characters)
Un
punto in più per la colonna sonora molto curata dato il
lavoro del protagonista Pete, fondatore di un'etichetta discografica
indipendente dedicata alla musica di qualità.
Ricco
di citazioni da film, telefilm, per più di due ore si viaggia nel
“già visto” mescolato alla sorprendente contemporaneità
dell'opera, la cui più ingombrante protagonista, in fin dei conti, è
la tecnologia moderna ed i problemi che, inevitabilmente, se mal
utilizzata, crea nei rapporti umani.
Altro film da aggiungere alla lista "blueberrymovie" da vedere :)
RispondiEliminahihi :) questo è un po' meno "blueberrymovie" degli altri ma una guardata gliela si può dare :)
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