Un
film di Christine Jeffs con Amy Adams, Emily Blunt. USA, 2008.
Un'altra
piccola dramedy indipendente uscita dal Sundance 2008: terza regia (e
mezza contando anche il primo cortometraggio Stroke) per
Christine Jeffs.
Rose
e Norah Lorkowski, due adorabili sorelle, squattrinate e un po'
sbandate, provano a mettersi in società dopo aver perso innumerevoli
lavori: una società che si prospetta remunerativa se non fosse che
una delle due, la più disadattata, è sempre pronta a mettersi nei
guai.
Una
storia ricamata con finezza ed ispirata ad una vicenda ascoltata su
NPR Naional Public Radio, nel 2001, che ha incuriosito la
regista tanto da metterla al lavoro per trarne un film dal risultato
assai convincente e soprattutto emozionante.
Interamente
girato nel New Mexico, Sunshine Cleaning conserva lo spirito
indie di tutti quei film prodotti dai Turtletaub e Saraf che tanto
amano questo stile, nonostante l'azzardo fin troppo evidente del
titolo: un richiamo che si fa intricato se solo si pensa ai Little
Miss Sunshine, American Sunshine, American Life, American Beauty che
quasi si confondono tra loro, in un misto di discutibili scelte di
mercato nostrane e d'oltreoceano.
Un
film tecnicamente maturo che esula dai movimenti di macchina sporcati
dei mumblecore più innocenti e si fa stabile narrazione: molto più
incentrata sui personaggi, sulle loro storie da looser, sui
problemi familiari di donne allo sbando, single o con figli senza
padri, con genitori a cui badare e senza lavori con cui mantenere le
fila di vite già abbastanza disastrate.
Il
tutto raccontato con la leggerezza di un tocco comedy che rende lo
spirito naif dei personaggi, interpretati da Amy Adams e Emily Blunt,
totalmente amabile.
Emily
Blunt in particolare, perfetta nel ruolo della giovane zia single
malinconica e bad girl che racconta storie dell'orrore tentando di
soffocare vecchi dolori di bambina che prima o poi dovrà affrontare.
Bella
interpretazione anche per Oscar (Jason Spevack) all'epoca già
affermato attore undicenne, nel suo ruolo simpatico, espressivo ed un
po' impertinente che lo ha reso la mascotte dell'intero film.
Ultima
nota, ma non meno importante, va al personaggio di Winston (Clifton
Collins Jr.), il più interessante e riuscito, quasi invisibile ma al
contempo molto presente: il più romantico, l'uomo che in silenzio
ammira il mondo e le donne che lo circondano, amandole in qualche
modo forse, aiutandole con amicizia, sorridendo delle loro ingenuità
e offrendo loro la propria solidarietà. Fin dal principio è lui il
personaggio migliore, quello buono su cui lo spettatore può
veramente contare e per il quale spera subito il meglio, perché in
fondo se lo meriterebbe un bell'amore sincero, una nuova metà da
abbracciare e da cui essere abbracciato.
Un orecchio anche alla colonna sonora con "Cure for this"- Golden Smog.
Uno dei miei film preferiti!
RispondiEliminamooolto carino! Commedia e dramma mixati al punto giusto! :)
RispondiElimina