Prima
della recensione del prossimo blueberrymovie, che ho intenzione di
scrivere a breve,
non
posso resistere alla tentazione di dedicare un intero post a colei
che, pur con pochissimi film, è riuscita ad esprimere al meglio la
sua poetica registica ineccepibile con uno stile personalissimo ed
amabile.
Il
tocco indie del primo lungometraggio (Il giardino delle
vergini suicide), il romanticismo sconfinato e silenzioso del
secondo (Lost in Traslation), i colori pastello macaron-pop
del terzo (Marie Antoinette) e le atmosfere tenui e decadenti
delle lenti Zeiss di papà nel quarto (Somewhere), ci portano
a domandarci: come sarà il prossimo film di Sofia Coppola?
Ancora
poco si sa di The Bling Ring se non un accenno alla trama (la
storia vera di una gang specializzata in furti glamour presso
celebri ville a Beverly Hills), ma già dal magnifico poster è
facile intendere quanto gusto e novità si celino dietro a scelte
registiche sempre nuove e mai banali.
Si
intuisce la leggiadria e l'estro di un'artista che si disinteressa ad
ogni regola e si reinventa, ad ogni film, un modo di fare cinema
profondamente personale (come sta attualmente facendo anche Lena
Dunham).
Ci
sono ancora poche donne nel cinema ma quelle che ci sono, è ormai
evidente, danno filo da torcere a tutti i registi uomini del mondo in
quanto a rivoluzionarietà, autorialità ed innovazione. Essere
contemporanei è la parola d'ordine e le pioniere del nuovo cinema
contemporaneo ci stanno lavorando bene, perchè lungi dall'essere
sterili femministe frustrate che combattono solo a parole, si
rivelano essere vere donne sicure dei propri talenti, che in silenzio
e disinteressate alla competizione maschile, si spianano una strada
artistica mai frivola e dal gusto estetico raffinato.
I miei tre motivi per non perderlo:
I miei tre motivi per non perderlo:
- Scritto
e diretto da Sofia Coppola, anche questo film è stato prodotto in
parte dal fratello Roman (co-sceneggiatore di Moonrise Kingdom che da
poco ha ri-collaborato con Wes Anderson per i tre spot d'autore di
Prada)
- Dal
trailer sembra la versione girly di un film di
Tarantino, inframezzato da scritte nere su sfondo giallo e musica
coinvolgente da cui aspettarsi bei colpi di scena.
- Così
come la dolce Cleo di Somewhere (Elle Fanning) poteva sembrare il
ritratto di bambina della Charlotte di Scarlett Johansson in Lost in
Traslation, qui, Emma Watson potrebbe essere la versione bad girl
della cresciuta Cleo, come a raccontare sempre un'unica storia tutta
al femminile degna dei migliori romanzi di formazione.
Uh, non vedo l'ora! Il trailer mi ha conquistata e sembra proprio che la Watson abbia lasciato Hermione in un cassetto per dimostrarsi veramente brava!
RispondiEliminaHi great readiing your blog
RispondiElimina