Un
film di Ben Wheatley con Alice Lowe, Steve Oram. UK, 2012.
E'
stato presentato allo scorso Festival di Cannes ed è una black
comedy spiazzante: terza opera indipendente del regista, è stata
scritta, oltre che da Amy Jump, dagli stessi due protagonisti Alice
Lowe e Steve Oram. Quando un road movie si veste di
nero.
Chris
e Tina: una giovane coppia appena nata alle prese con i preparativi
per la loro prima settimana di vacanza insieme in roulotte. Ed è tra
l'imbarazzo genuino e l'entusiasmo di un amore nuovo, che inizia il
viaggio che li condurrà alla più totale perdizione morale.
Un
incipit da tradizionale road movie di coppia tra le campagne inglesi,
con un'atmosfera rilassata che, ben
presto, si incrina inesorabilmente in un concatenarsi d'eventi
inarrestabili davanti a cui gli spettatori (ma anche i personaggi
stessi) inermi, non trovano valide spiegazioni rimanendo
pietrificati, prede del più spaesato e gelido sbigottimento.
Il
vortice mortifero della follia investe ogni personaggio con una
leggerezza e freddezza tali da soft-splatter.
Le
ambientazioni suggestive, i paesaggi rosati e le british vallate
sconfinate conferiscono un tocco romantico al film, grazie anche ad
una fotografia perfettamente studiata ed aiutata senza dubbio
dai morbidi cieli plumbei d'Inghilterra, vero dono speciale per ogni
operatore che si rispetti.
Ottime
anche le scenografie d'interno riguardanti la roulotte: il
nido dei due personaggi, cuore del film e unico luogo sicuro per la
loro insana storia d'amore che fin dal principio è destinata a
precipitare senza possibilità di riscatto.
Un'estetica
romantica, dunque, rende ancor più straniante il contrasto con la
trama inquietante e misteriosa, musicata da una colonna sonora
d'autore alternata ad uno spartito di suoni e rumori spaventosi.
Molto
iconiche alcune inquadrature non convenzionali “alla Wes
Anderson” dall'alto o dal basso di particolari, dettagli o
personaggi o ancora gli sguardi in macchina da nouvelle vague.
Una
commedia particolare, dunque, che racchiude in sé diversi altri
generi cinematografici in un connubio ben coeso, senza che
nessuno di essi prevalga, anzi mantenendo sempre alto il livello sia
di suspense, che, soprattutto, d'ironia fredda e grottesca.
Una
visione brutale e divertente che fa della frustrazione un'arma
deleteria contro il mondo e le piccole cose/persone che lo abitano.
Emblematico lo sguardo del personaggio di Alice Lowe che per tutto
il film, attonita come lo spettatore, non crede a ciò che vede.
mi hai fatto venir voglia di vederlo!
RispondiEliminama che bello il tuo blog! te l'ho già detto ma ora te lo ridico! molto interessante!
ciao
elisa
Grazie mille! Il film è molto carino, ironico e cupo al contempo...una visione se la merita :) fammi sapere se ti piace!
RispondiEliminaMi piace il genere e questo mi è sfuggito. Lo recupererò senz'altro. ;-) Anche tu sei nell'ambiente radiofonico ho visto, abbiamo giusto un paio di cose in comune eh...le più belle. ^_^
RispondiEliminaVedrai che non ti deluderà questo film! E comunque dici bene, cinema e radio, piccole cose che rendono vita e lavoro migliori! :D
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