Un film di Colin Trevorrow con Aubrey
Plaza e Mark Duplass. USA, 2012.
E'
l'esordio alla regia del californiano Trevorrow, è stato presentato
al Sundance 2012 dove è stata premiata la sceneggiatura ed è
ispirato ad un episodio realmente accaduto.
Safety
Not Guaranteed prende spunto dall'annuncio realmente
pubblicato nel 1997 sul Backwoods Home Magazine (l'autore
di tale annuncio in persona è, tra l'altro, presente nel film in un
cammeo): ma qui non si bada a scherzi, la storia inizia ed è subito
mistero.
Tre
inviati di una rivista (un redattore sfaticato e due stagisti in
balia del proprio lavoro, Arnau e Darius) partono alla volta della
tranquilla cittadina Ocean View per incontrare l'autore del messaggio
misterioso su cui devono lavorare.
Kenneth
(Mark Duplass) è
un uomo sfuggente e di poche parole, seguito e sorvegliato da agenti
governativi per aver commesso dei reati e, convinto di poter
viaggiare nel tempo grazie ad una potente macchina costruita negli
anni, trova subito una complice confidente in Darius che, sfruttando
le sue potenzialità di donna, intraprende una profonda conoscenza
con lui per poter ottenere il maggior numero di informazioni
possibili in vista dell'articolo da scrivere con i
colleghi. Ovviamente la conoscenza si evolverà in un sentimento
più complesso che, anche se con qualche colpo di scena, non renderà
l'intera trama particolarmente originale fatta eccezione per il
finale.
Interessante,
pur tuttavia, la tematica principale del film: la sensazione di
straniamento e di incompatibilità dell'uomo nei confronti del mondo
contemporaneo, probabilmente troppo sbrigativo e mai comprensivo nei
confronti delle anime più sognatrici, fragili o riflessive, quelle
che finiscono poi per essere liquidate come "strane e temibili
entità" da cui fuggire.
Attore,
regista, musicista e montatore nella vita, Mark Duplass, oltre ad
essere stato l'attore, nel film, che più di tutti ha reso il
suo personaggio estremamente interessante, conferendogli un'umanità
surreale ma pur sempre lucida anche se ai limiti della follia, si
ritrova nei crediti anche come executive
producer insieme
al fratello con cui, nel 2003, ha fondato una compagnia di
produzione.
Fondatore,
nei primi anni del 2000, anche del movimento di cinema indipendente
americano denominato mumblecore,
è uno tra gli esponenti di spicco del nuovo cinema contemporaneo
realizzato in digitale, con attori non professionisti e bassissimi
budget. Vero cinema indipendente chiamato da molti critici anche
metodo slackavetes in
riferimento sia al maestro Cassavetes, sia ai film di dialogo amati
così tanto da Linklater, di cui si cita in particolare Slacker,
risalente agli anni novanta, quattro anni prima del grande successo
diBefore
Sunrise.
Tra
i produttori (e già dalla locandina, ma forse è un caso, si
capisce) anche Turtletaub e Saraf, già insieme per Little
Miss Sunshine: tante premesse valide per un film che pur nella
sua godibilità, non scalda il cuore come ci si aspetterebbe da
una crew così culturalmente stimolante ed avvezza a
successi indie-internazionali.
Particolare
attenzione alla soundtrack ricca
di brani e sonorità frizzanti che fanno da sfondo alle visionarie
riunioni segrete tra Kenneth e Darius, ai loro allenamenti nel bosco
e alle serate romantiche sulla spiaggia, lontano dal mondo, fatte di
studi e programmi per la partenza: destinazione anno 2001. Anche
se fino alla
fine nessuno ci crede.
Ciao, bella recensione.
RispondiEliminaTi dirò cosa ne penso su Pangramma.
Alberto
Grazie, ti leggerò sicuramente!
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